Il biancomangiare semplice alle mandorle è il dolce al cucchiaio perfetto per un dessert di fine pasto, è il dolce ricordo della mia nonna paterna che ne faceva in enormi quantità e lo distribuiva a tutti.
La mia mamma mi diceva sempre, nella mia cucina ci sono le ricette della mamma e quella della suocera…… la suocera, povere suocere, dalla mia mamma non ho mai sentito una parola in più nei confronti della suocera, anzi la elogiava sempre, il suo insegnamento mi è sicuramente servito ad avere un bellissimo rapporto con la mia di suocera……che oltretutto mi venera, sarebbe impossibile non averlo!!!!!
Non so come dal biancomangiare si possa arrivare a parlare di suocere, però adoratele, ci hanno fatto un regalo bellissimo: l’amore!!!!!
Invece vorrei parlarvi di mandorle e latte di mandorle.
La mandorla, lo dicono i medici e i nutrizionisti, fa bene, molto bene.
Se ne dovrebbero mangiare dalle tre alle sei al giorno. È uno scrigno di salute per l’alto contenuto di acidi grassi insaturi, polifenoli, vitamina E, magnesio, calcio e proteine vegetali.
Ha anche un elevato contenuto di fenilalanina e triptofano che contribuiscono a migliorare l’umore.
E non togliete la buccia: aumenta la popolazione dei batteri intestinali buoni.
Ma le mandorle non sono tutte uguali. Esistono quelle buone e quelle meno buone, quelle sane prive di sostanze tossiche e quelle trattate chimicamente dalla fase agronomica alla conservazione.
Quindi è bene fare attenzione quando si comprano, cercando di privilegiare il prodotto italiano a costo di spendere qualcosa di più. Quindi occhio all’etichetta più che al prezzo.
La mandorla di Avola è una delle più famose e buone mandorle italiane, coltivata nel Siracusano, eccellente per per le qualità organolettiche ma anche per le proprietà nutrizionali , e con una quantità di polifenoli tre volte superiore a quelle californiane.
Quindi: scegli la mandorla italiana.
Il burro di mandorle è uno dei migliori sostitutivi del classico burro e si prepara in casa in pochi minuti ( trita le mandorle in un mixer fino a che la granella non si trasforma in purea, in un barattolo di vetro, si conserva per settimane).
Per gli intolleranti al latte o per chi desidera ridurre l’apporto di alimenti di origine animale, il latte di mandorle è, a mio parare, il latte vegetale per eccellenza, con il 96% di acqua batte tutti gli altri (soia, avena o riso) in leggerezza e, grazie al sentore di mandorla, anche in dolcezza (fra i pochi latti vegetali senza zuccheri aggiunti).
Fresco in estate, delizioso anche in inverno, è perfetto anche per preparare il cappuccino.
Preparlo in casa è facilissimo (ricetta fra le note in basso), le nostre nonne lo facevano sempre.
- Preparazione: 20 Minuti
- Cottura: 3 Ora
- Difficoltà: Medio
- Porzioni: 6 persone
- Costo: Medio
Ingredienti
-
500 ml Acqua
-
150 g Mandorle pelate
-
130 g Zucchero
-
60 g Amido di mais (maizena)
-
q.b. Lamponi (per guarnire)
Preparazione
-
In un comune mixer frulla le mandorle con lo zucchero e l’acqua.
-
Filtra (lo prevede la ricetta originale ma io non lo faccio) e porta a bollore, aggiungendo man mano l’amido di mais.
-
Togli dal fuoco e riempi i bicchierini.
-
Aggiungi i lamponi, a tuo piacimento.
-
La nonna lo preparava in un contenitore unico e aggiungeva i biscotti bagnati nel caffè.
-
Lascialo intiepidire e poi raffreddare in frigo prima di servirlo.
Latte di mandorla
Scalda un litro di acqua in una casseruola, portandola a sfiorare il bollore.
Nel frattempo trita 300 gr di mandorle pelate, finemente ma non troppo.
Nel Bimby a velocità turbo, cercando di essere veloci per non surriscaldare le lame.
Versa ora le mandorle nell’acqua e lasciale riposare a fuoco spento per circa 1 ora.
Quindi accendi nuovamente la fiamma e riportalo a sfiorare il bollore.
Spegni e lascia raffreddare.
Dopo due ore, filtra con un colino (la nonna lo faceva con un canovaccio pulito) ed ecco pronto il latte di mandorle.