Naturopatia scientifica

naturopatia scientifica

Arrivata la bella stagione, impazzano gli abbonamenti in palestra e nei centri estetici ma soprattutto SIAMO TUTTI A DIETA.
Invece di soffermarci su integratori, shape, centrifugati e pozioni magiche da cui siamo bombardati tutti i giorni, chiariamoci le idee su NUTRACEUTICA e NUTRAGENETICA.

La scienza dell’alimentazione o della nutrizione umana afferma che un certo alimento produce effetti benefici sull’organismo.

Tuttavia medici, dietologi e nutrizionisti non spiegano come mai quello stesso alimento produce effetti diversi su soggetti diversi, mentre può essere benefico per qualcuno, può produrre effetti indesiderati, come allergie e reazioni inverse, in altri.

Già da alcuni anni tutte le dietiste non elaborano più le diete per i pazienti ma le lasciano elaborare dai loro programmi informatici, limitandosi solo ad inserire i dati del paziente.

Gli esseri umani man mano non potranno più fare scelte, un computer stabilirà in maniera scientifica quali scuole frequentare e quale professione svolgere in base ai dati del nostro codice genetico.

Un computer analizzando la nostra impronta costituzionale e fisiologica, deciderà al posto nostro che cosa e quanto possiamo mangiare, in relazione alle esigenze del nostro organismo e non alle nostre.

L’evoluzione scientifica va in questa direzione, quella naturopatica invece va da tutt’altra parte, certo, ci garantirà una vita più lunga e in salute, ma potrebbe qualificarsi come semplice “funzionamento” e non come “vita”.

Si sta diffondendo sempre più l’idea bizzarra e totalmente priva di fondamento scientifico secondo la quale tutte le nostre patologie e, in pratica, tutti i problemi dell’umanità, dipendano soltanto da una alimentazione non corretta. Tutti oggi cercano do convincerci che il cibo è la medicina che cura tutte e malattie (Ippocrate).
Bene, allora smettiamo di occuparci di banalità, come la cura dell’attività fisica, di quella mentale, di vita culturale e sociale, e dedichiamoci soltanto all’alimentazione, in modo da sconfiggere tutte le malattie.
E, naturalmente, quando ci ammaliamo seriamente, prima di morire (perchè, per coerenza rifiuteremo cure farmacologiche e chirurgiche), ricordiamoci che se avessimo consumato i cibi giusti non ci saremmo ammalati.
Ma siamo sicuri che sia proprio così?

Quando, quindi, si proclama il detto di Ippocrate come perla di saggezza, si ricordi che la sua affermazione, corretta e coerente nel contesto in chi era espressa e diffusa, sarebbe stata molto, molto diversa se egli avesse avuto a disposizione radiografie, ecografie e risonanze magnetiche, antibiotici e antinfiammatori, e tutte le cure che la medicina mette oggi a disposizione.

Gli antichi greci mangiavano pochissimi alimenti, grano orzo, olio, aceto, vino, olive, aglio,qualche pezzetto di formaggio di capra o di pecora, qualche legume e, per chi viveva sul mare, pesce. Per frutta qualche fico e melagrana.
Ma la stragrande maggioranza della popolazione non banchettava tutti i giorni con questi alimenti: di solito mangiava per tutta la vita focacce e zuppe di cereali, con qualche oliva e cipolla.
Un regime dietetico che quasi nessuno accetterebbe di seguire per più di qualche giorno di sacrificio.

Ciò che la naturopatia, quella seria e scientifica, può ricavare dall’affermazione di Ippocrate, è che ad aiutarci a vivere meglio non è tanto il cibo, quanto una vita sana, l’aria aperta, ricca di contatti umani e sociali, dedita dove possibile allo studio, alla ricerca, all’arte, alla filosofia, a visitare il mondo e a conoscere altre culture, oltre che alla cura del corpo.

Comportamenti questi, che richiedono studio, impegno, fatica, intelligenza e buona volontà, e insegnarli rende pochissimo, anche perchè non si possono vendere come una dieta o la prescrizione di qualche integratore naturale.

La naturopatia mi ha insegnato a curare il mio benessere, come cura della salute, a vivere consapevolmente, ad avere il tempo di pensare, di riflettere e capire ciò che mi piace e ciò che voglio.

Io voglio vivere così.

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